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Fecondazione assistita: le brutte verità e le belle bugie

24/2/2016

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Sono molto più di quelle del famoso grigio le sfumature con cui potrei parlare di quest’argomento.
Ma siccome alla fine di questo percorso c’è solo il bianco o il nero ho voglia di togliere il velo alle sfumature nella convinzione che, quando si parla di fecondazione assistita conta più una brutta verità che una bella bugia.
Quando la collega che con passione e dedizione si occupa del mondo dei bimbi mi ha chiesto di scrivere questo pezzo credo lo abbia fatto perché ha creduto che più che la penna del giornalista avrebbe potuto l’emozione di chi era salito sulla barca di Caronte ed aveva affrontato quelle tempeste.
Di fecondazione assistita solitamente si parla ogni qualvolta c’è qualche articolo della dannata legge 40 che viene bannato. Una legge folle e oscurantista che a me e a tantissimi altri, ad esempio, ha tolto i migliori dieci anni utili per realizzare il sogno di un bimbo.
Alla fine però c’è l’ho fatta. E’ come se avessi vinto alla lotteria e alla veneranda età di 46 anni ho realizzato il sogno di un bellissimo bimbo.
Ce l’ho fatta perché non mi sono mai arresa e nemmeno accanita. Ce l’ho fatta perché ho messo in campo cuore, anima e anche corpo.
La brutta verità che vale più di una bella bugia in realtà sono molte.
Iniziamo dicendo che è necessario avere fiducia nei professionisti che ci seguono. Mai sentire troppe campane perché anche Ulisse fu tentato dal suono delle sirene ma ha trovato la strada giusta perché ha saputo resistere. I pellegrinaggi fra mille centri e lo sbirciare fra i “si dice” di forum e gruppi social serve solo a far venire il mal di testa.
Sapere che in questa avventura lunga e difficile dove il bel finale non è mai scontato e la strada tortuosa come un passo montano serve una stabilità emozionale al limite dell’ascetismo che potete trovare in voi solo con un buon supporto psicologico che non è un optional ma elemento essenziale del percorso.
Vogliatevi bene. Il corpo risponde bene se viene trattato bene. Vita sana, alimentazione controllata, sport ed agopuntura che fa mirabilie.
E’ essenziale infine soprattutto sapere cosa vogliamo e cosa possiamo. La natura può essere aiutata, mai sfidata.
Se avete più di 40 anni sappiate che – statistiche alla mano – è bene non farsi illusioni. Le possibilità di poter procreare con i vostri ovociti sono scarsissime. Dopo gli anta la menopausa è vicina e la riserva ovarica si può contare sulle dita di poche mani.
A voi la scelta. Accanirvi su voi stesse con bombardamenti ormonali ripetuti e frequenti per tentare di pescare la carta vincente che può anche non esserci nel mazzo oppure optare per l’unica vera possibilità che non deve scandalizzarvi se non siete benpensanti del sangue-del-mio-sangue: l’ovodonazione.
Credete davvero che le dive patinate da copertina del cinema e della musica che sbandierano figli al limite della logica genetica fatti secondo natura dicano la verità?
Se lo credete smettete di leggere, infilate la testa sotto la terra come gli struzzi e preferite le belle bugie.
Io a 48 anni con un meraviglioso frugoletto di due che mi illumina le giornate le balle non le dico. La legge 40 mi ha tolto 10 anni di fertilità e non il ben dell’intelletto.

Fondelli  Nadia
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La normalità che fa paura

9/2/2016

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Mi voglio buttare anch’io nella mischia e dire la mia sul tema caldo delle unioni civili.
Inizio dicendo che il tema è caldo ma un po’ troppi sul tema si scaldano. A sproposito.


Per ogni persona di buon senso fa veramente scandalizzare che ci si debba scandalizzare sull’argomento.
Ogni essere umano, da che mondo è mondo, deve essere uguale davanti a Dio (chiunque sia quello che si prega) e davanti agli altri uomini.
Partendo da questa caposaldo entro nelle sabbie mobili e nei miasmi della stupida polemica e lo faccio da spettatore che sorride davanti alle alzate di scudi di soloni di ogni razza, categoria e specie.
Alcuni sassolini dalle scarpe però me li devo togliere.
Il primo me lo ha messo dentro il Presidente della Società italiana di Pediatria Giuseppe Corsello che dapprima rilascia un’intervista equivoca e poi, dando la colpa ai soliti giornalisti stupidi e idioti che non capiscono niente, fa una decisa marcia indietro.
Corsello aveva detto né più né meno che da parte dei pediatri esistono delle perplessità sui figli cresciuti nelle famiglie con genitori dello stesso sesso salvo poi, il giorno dopo, precisare che il suo voleva essere un contributo positivo al dibattito e non una presa di posizione pro o contro la stepchild adoption.
“Era solo per dire che la priorità è la salute psicologica del bambino e la legge deve considerare prima di tutto questo. Non è la stessa cosa avere due genitori eterosessuali o omosessuali e questa diversità il bambino la percepisce, o meglio la potrebbe percepire, quando si relaziona coi suoi coetanei”.
Ma caro dottore, chiedo venia…
Un paio di pediatri che ho personalmente interpellato alle sue dichiarazioni hanno risposto sgranando gli occhi stupiti ed evidentemente non sono stati i soli dato che lei il giorno dopo ha sentito la necessità di smentire se stesso ma…. sbaglio o i pediatri si occupano solo della salute fisica dei bambini e non di quella psicologica?
Non è che per caso, sotto sotto, lei ha volto ammantare della vox populi una sua personale opinione?
Non è che nel gioco delle due carte il rimedio è stato peggiore dato che spostare il problema sul piano dei rapporti sociali e quindi sui pregiudizi di una società obsoleta e forse peggio che puntare il dito sulla capacità genitoriale delle coppie dello stesso sesso?
Ma caro dottore, chiedo ancora venia…
Affermare che studi e ricerche (di chi? Pubblicati dove e quando?) parlano di possibili influenze negative sullo sviluppo di bambini e adolescenti di situazioni di conflittualità e instabilità che possono aversi sia in nuclei omo che eterogenitoriali oltre a sembrare la scoperta che nel mare c’è l’acqua pare proprio un ghetto della mente. Che senso ha fare dei distinguo per dire poi sostanzialmente che non c’è differenza?
Infine caro dottore, chiedo ancora venia…
Dato che lei (giustamente) ribadisce che il suo voleva essere solo un richiamare la necessità di avere attenzione e mantenere al centro gli interessi il bambino perché non abbiamo mai sentito da parte sua alzate di scudi a difesa dei bambini di coppie “normali” che subiscono danni e violenze fisiche e psicologiche?
Comunque le consiglio di consultarsi con il dottor Claudio Mencacci, presidente della Società italiana di psichiatria che molto più prosaicamente afferma che “ciò che conta è valutare la capacità affettiva dei genitori e la capacità di accogliere e seguire la crescita dei bambini, creando un ambiente sicuro, sereno e protettivo. E questo non dipende certo dal ‘genere’ dei genitori. Mentre è dimostrato – questo invece è sicuro – che nelle famiglie ‘etero’ possono prodursi danni nella psiche dei bambini quando il rapporto tra i genitori è in crisi”.
L’altro sassolino che fa parecchio male lo raccolgo e me lo butto dietro le spalle sorridendo della miseria di chi, anziché accogliere come ruolo conviene è rimasto ai tempi della Maddalena e i sassolini, anzi le pietre le usa per lapidare i “peccatori”.
Caro Don Livio Fanzaga direttore di Radio Maria per il quale peraltro chiedo la sospensione dall’ordine dei giornalisti per le sue scioccanti affermazioni se ne faccia una ragione, anche il suo superiore in abito bianco non la pensa come lei.
E’ solo con la sua infinita carica di cattiveria con cui testualmente, in diretta radio ha detto:
“Questa qui, Monica Cirinnà, mi sembra un po’ la donna del capitolo diciassettesimo dell’Apocalisse, la Babilonia, che adesso brinda prosecco alla vittoria. Signora, arriverà anche il funerale, stia tranquilla. Glielo auguro il più lontano possibile, ma arriverà anche quello”.
La senatrice Cirinnà - peraltro apostrofata come prostituta perché questa era la Babilonia biblica citata - l’ha presa con umorismo citando una famosa scena del film “Non ci resta che piangere”  ma poco scherzava e anzi schiumava veleno il caro Don Fanzaga anche quando (soli pochi mesi fa) dichiarò che i giornalisti Emiliano Fittipaldi e Gianluigi Nuzzi autori di due libri bomba che hanno sconvolto il Vaticano li avrebbe impiccati volentieri…
Orbene, non aggiungo altro se non dire che a me certa normalità fa tanta paura!
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    Nadia Fondelli

    Giornalista specializzata nel settore turismo, costume, cultura e sociale è fondatrice di un noto mensile e autore di due libri. Pioniere nel giornalismo on-line ha creato e curato i siti internet di alcuni noti cantanti italiani ed è formatore nella comunicazione.
    Forte è il suo impegno nel volontariato. Presidente di Run X You associazione che creare eventi sportivi per divulgare la cultura della solidarietà e della vita sana attraverso lo sport è anche ... continua a leggere



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